Dopo i pareggi con Juventus e Lazio, la Roma ritrova la vittoria battendo per 1-0 all’Olimpico il Verona e conquistando tre punti fondamentali nella corsa alla qualificazione in Champions League. Che rimane sempre appesa ad un filo, ma nella Capitale si può continuare a sperare. A decidere il match il gol di Shomurodov che permette ai giallorossi di agganciare per una sera il Bologna al 5° posto con 57 punti, due in meno della Juventus quarta.
Dopo l’esperimento flop nel derby Ranieri ritorna al più collaudato 3-4-2-1, con giusto qualche cambio di qualche uomo stanco. Il terzetto difensivo davanti a Svilar è quello titolare: Celik, Mancini e N’Dicka. Sulle fasce sempre Saelemaekers ed Angeliño, con Cristante preferito a Paredes per la casella accanto a Koné. Davanti torna in panchina Pellegrini, stop anche per Dovbyk e tridente formato da Soulé e Baldanzi a sostenere Shomurodov.
Ad inizio partita è Soulé a lasciare subito il segno, ma lo fa in veste di uomo assist: l’ex Frosinone riceve un lancio millimetrico di Cristante, salta Valentini e con un tocco morbido offre la palla dell’1-0 a Shomurodov, bravo ad infilarsi in spaccata tra Coppola e Ghilardi. Un gol da vero rapinatore d’area. Al quarto d’ora ancora Soulé pericoloso sulla destra: punta Bradaric, rientra sul sinistro e cerca il tiro in porta provando a sorprendere sul primo palo Montipò, che respinge in angolo. Alla mezz’ora si fa vedere anche il Verona con Mosquera che fa partire un tiro dalla distanza: la conclusione è centrale e non crea problemi a Svilar. Al 36′ traversone di Tchatchoua, Mosquera ci arriva di testa ma colpisce Celik. Poco dopo anche Valentini ci prova di testa, ma non inquadra la porta.
Nessun cambio all’intervallo, in quella che è una partita con veramente poche emozioni davanti al solito spettacolare pubblico dell’Olimpico, che regala l’ennesimo tutto esaurito. Al 52′ Mosquera vince un corpo a corpo con Mancini a metà campo, andandosene via di forza nonostante il tentativo di fallo del capitano, poi giunto al limite dell’area cerca il destro a giro, Svilar si allunga bene e mette in angolo senza rischiare. Zanetti inserisce Serdar e Suslov al posto di Dawidowicz e Bernede, passando al 3-4-2-1. La musica non cambia di molto. Ranieri risponde con Pisilli al posto di uno spento Baldanzi. Poco dopo scocca l’ora di Dovbyk, che entra per Saelemaekers: l’ucraino va subito vicino al gol con un mancino in girata che sfiora al palo alla sinistra di Montipò. Alla mezz’ora della ripresa veneti pericolosi con Bradaric, che da sinistra mette in mezzo un pallone tagliato, tra portiere e difesa, su cui però non arriva nessuno. Nei minuti finali il Verona alza il baricentro, ma la Roma regge botta e porta a casa la vittoria.
Grazie alla splendida giocata di Soulé (assist dopo la rete del pari con la Lazio) e all’astuzia di Shomurodov ecco altri tre punti e i giallorossi allungano a 17 partite la loro serie positiva e tengono vive le speranze di un piazzamento nella maggiore delle coppe europee.