Un pareggio che lascia tanti rimpianti in vista della gara di ritorno. La Roma torna dalla trasferta di Oporto con in tasca un 1-1, che fa comunque ben sperare per il ritorno all’Olimpico della prossima settimana. Contro la squadra di Anselmi, infatti, i capitolini disputano un’ottima prova dal punto di vista del gioco e dell’attenzione, resistendo anche per oltre venti minuti in inferiorità numerica.
Ranieri sorprende tutti con la formazione titolare: restano in panchina sia Hummels che Paredes a cui era stato lasciato un week-end di riposo con il Venezia. Vanno invece in campo dall’inizio Cristante e Celik, con il ritorno di Pellegrini sulla trequarti. La Roma controlla subito il gioco e al 5’ affonda con Dovbyk che tocca di testa sugli sviluppi di un corner ma Saelemaekers cicca la conclusione dal limite dell’area. All’12’ ancora Roma in avanti: gran palla recuperata da Koné in area, poi il centrocampista francese cade a terra in area in un contrasto e Pellegrini tocca appena davanti a Diogo Costa che blocca. Non c’era spazio per far meglio. Il Porto si fa vedere per la prima volta al 13’ in ripartenza con Omorodion che serve Mora, che però non calcia davanti a Svilar e si fa intercettare il passaggio da Cristante. Gli attaccanti del Porto perdono il tempo e sprecano un’ottima chance. La squadra di Ranieri gioca meglio e al 19’ c’è un altro squillo, con Dovbyk che lascia la conclusione a Dybala che prova il sinistro, ma il suo tentativo è troppo debole e interviene in maniera sicura Diogo Costa. Al 30’ Angeliño mette al centro, si inserisce Pellegrini che calcia di prima di piatto mandando sull’esterno della porta con Dybala che si arrabbia perché anche lui era sulla traiettoria pronto a calciare. L’argentino è costretto ad alzare bandiera bianca al 40’, non avendo più possibilità di resistere al dolore di un brutto fallo di Varela ai suoi danni arrivato dopo una ventina di minuti. Al suo posto entra Baldanzi. La Roma non arretra nonostante l’assenza della Joya e in pieno recupero trova il gol del meritato vantaggio. Al 50’ grande recupero e poi azione personale di Baldanzi, che fa partire la transizione offensiva dopo una palla conquistata sulla trequarti, allarga per Saelemaekers, dentro per Dovbyk e dopo un rimpallo è Celik che batte Diogo Costa per la rete dell’1-0.
Ad inizio ripresa Ranieri, capendo l’andazzo della partita e la direzione arbitrale isterica, cambia due uomini ed inserisce El Shaarawy per Saelemaekers e Pisilli al posto di Koné, entrambi ammoniti. Il Porto prova ad iniziare il secondo tempo con maggiore convinzione e al 47’ Moura entra in area e conclude da buona posizione, trovando l’ottimo intervento di Svilar a chiudere la porta. La Roma torna in avanti al 57’ con Pellegrini che si fa vedere con un sinistro da dentro l’area su cui si immola Perez a respingere con il corpo. La squadra di Ranieri è viva e sfiora il raddoppio al 66’: sugli sviluppi di un angolo, colpo di testa di Cristante sul primo palo sul cross forte di Pellegrini, Diogo Costa si oppone e la difesa manda poi in angolo. Ed è proprio sul doppio corner che il Porto trova un insperato pareggio: rinvio lungo di Diogo Costa che trova Pepè in profondità dopo aver battuto veloce con mezza Roma ancora in area di rigore. Il brasiliano viene chiuso da Celik e Baldanzi in recupero, ma poi la palla non viene allontanata definitivamente e arriva Moura che di sinistro trova la deviazione di Baldanzi e batte Svilar per l’1-1. Una vera e propria beffa. Al 72’ altro momento clou del match di andata dei play-off, con la Roma che resta in dieci per l’espulsione per doppio giallo a Cristante che è ingenuo nell’atterrare in ritardo Borges. Ranieri, che aveva già messo dentro Soulé per Pellegrini, è quindi costretto a togliere Dovbyk per inserire Paredes per cercare di ridare ordine e tranquillità al gruppo. Al 78’ c’è la vera grande occasione per il Porto per passare in vantaggio: la Roma si addormenta su un corner battuto veloce e i portoghesi, dopo una combinazione sulla bandierina, mettono la palla lunga sul secondo palo, dove arriva il destro al volo di Borges che calcia di poco alto sopra la traversa. Forcing finale del Porto con la Roma chiusa dietro a difendere il pareggio che porta a casa difendendosi con efficacia e rimandando tutto alla prossima settimana dopo aver rischiato veramente poco.
Resta un po’ di amarezza a Ranieri e i suoi per come si è sviluppata la partita, con il Porto che è sembrato nettamente inferiore nonostante giocasse in casa. A condizionare il match ci sono stati sicuramente i cartellini e, senza espulsione di Cristante, c’era la sensazione che la Roma avrebbe anche potuto strappare un successo al Do Dragao.