Da Udine a Udine. Dal 25 aprile 2024 al 26 gennaio 2025. Dopo 18 gare consecutive in trasferta senza vittoria (10 pareggi e 8 sconfitte) la Roma torna a vincere lontana dall’Olimpico, imponendosi per 2-1 in rimonta con l’Udinese. Nella sfida della 22ª giornata di Serie A al Bluenergy Stadium, i giallorossi sfatano il tabù trasferta, grazie a due calci di rigore, trasformati da Pellegrini e Dovbyk dopo il gol di Lucca per i bianconeri. Ed è proprio nell’impianto friulano che i capitolini, allora allenati da De Rossi, ottennero l’ultima vittoria fuori casa.
Tanto turnover per Ranieri dopo il pesante passo falso europeo con l’AZ Alkmaar: restano in panchina Hummels, Paredes e Dybala, con Celik riproposto in difesa accanto a Mancini e N’Dicka, la coppia Pisilli-Koné in mediana, più Baldanzi e Pellegrini a supporto di Dovbyk. Spazio dal primo minuto anche per il nuovo arrivato Rensch, che ha svolto con il resto dei compagni solo un paio di allenamenti, buoni comunque a convincere il tecnico a dargli fiducia per far rifiatare Saelemaekers. La partita inizia subito su buoni ritmi, con l’Udinese costretta ad effettuare il primo cambio per l’infortunio di Tourè quando sono passati appena sette minuti. Al 14’ la Roma si ritaglia la prima chance con Mancini che, su assist di Pellegrini, va al tiro ma un rimpallo con Bijol favorisce l’uscita di Sava. L’Udinese risponde al 22’ creando una doppia occasione: prima Kabasele non riesce ad indirizzare di testa verso la porta, poi Bijol manca la deviazione vincente davanti a Svilar. Quattro minuti più tardi Rensch lascia partire un mancino velenoso dal limite, su cui è decisivo l’intervento di Sava con la manona. Al 27’ nasce una mischia nell’area di rigore bianconera e N’Dicka prova ad approfittarne, ma spara fuori gettando al vento l’occasione. Alla mezz’ora Angelino va al cross per Pisilli: buono il tempismo sull’inserimento, la zuccata finisce a lato. Al 34’ arriva l’ennesima incornata da parte di un calciatore giallorosso, ma anche in questo caso N’Dicka non centra il bersaglio. I friulani, dopo aver rischiato in più frangenti, trovano la rete del vantaggio al 38’ con Lucca che, sul calcio di punizione battuto da Lovric (fallo sciocco di Pellegrini), scarica un bolide sotto la traversa. Il gol viene convalidato dopo un lungo check del Var. Nei sei minuti di recupero la squadra di Ranieri prova subito a reagire e va in rete Dovbyk su cross di Pisilli. Tutto viene però annullato per posizione di fuorigioco del bomber ucraino.
Per dare una scossa Ranieri all’intervallo sostituisce l’ammonito Celik e mette dentro Shomurodov, abbassando il raggio di azione di Rensch. E al 50’ arriva subito il pareggio. Su un tentativo di pallonetto di Pellegrini in area su Kabasele, il giocatore dell’Udinese la tocca con la mano. Sozza non ha dubbi e indica il dischetto. Va Pellegrini che calcia in mezzo e fa 1-1. Una palla molto pesante dopo il brutto primo tempo del capitano. L’Udinese tenta subito di reagire e al 57’ c’è la ripartenza veloce con Payero che sguscia via sulla sinistra, entra in area e prova la conclusione, che Svilar blocca senza problemi. Al 58’ in ripartenza Pellegrini dal limite arriva al tiro, il portiere è reattivo. La Roma alza il ritmo e al 64’ la ribalta: contropiede e palla di esterno di Shomurodov in area, con Sava che in uscita tocca El Shaarawy prima del pallone. Sozza non può fare altro che assegnare il rigore. Sul dischetto questa volta va Dovbyk che spiazza Sava e fa 2-1. L’Udinese prova a mettere pressione, la Roma si chiude bene e non lascia spazi, anzi sfiora il terzo gol in più occasioni.
Con questo successo la Roma sale a 30 punti e stacca l’Udinese che resta ferma a 26. I giallorossi reagiscono così alla sconfitta contro l’Az Alkmaar restando imbattuti in campionato negli ultimi sette turni, con cinque vittorie e due pareggi. Levandosi di dosso un macigno psicologico l’auspicio è che anche nelle coppe si possa tornare a fare bene in trasferta. E giovedì, nell’impegno casalingo contro l’Eintracht, c’è da raggiungere la qualificazione per gli spareggi. Senza fare scherzi.