Agevolazioni fiscali, procedure rapide e un progetto di riqualificazione: il piano per rilanciare gli stadi italiani, con interventi importanti anche per l’Olimpico di Roma.
La conferenza tenutasi oggi in Senato ha portato alla ribalta una proposta legislativa ambiziosa che punta a trasformare il panorama degli stadi italiani. Promossa da Forza Italia e presentata dal senatore Mario Occhiuto, il disegno di legge prevede agevolazioni fiscali, procedure burocratiche snelle e fondi specifici per incentivare la costruzione e ristrutturazione degli impianti sportivi, in primis lo Stadio Olimpico di Roma. La storica struttura capitolina è stata infatti al centro dell’attenzione, con piani di rinnovamento che includono una nuova copertura e la possibilità di diventare una comunità energetica. Lo Stadio Olimpico, impianto iconico che ha ospitato numerosi eventi di caratura internazionale, sarà oggetto di una riqualificazione per adattarlo alle esigenze attuali e future. L’amministratore delegato di Sport e Salute, Diego Nepi Molineris, ha annunciato che l’intervento prevede una nuova copertura che restituisca alla collina di Monte Mario la sua prospettiva paesaggistica e che renda la struttura autosufficiente in termini energetici. Il ministro dello Sport Andrea Abodi ha ribadito la necessità di velocizzare l’iter: “È il momento di passare dalle parole ai fatti”, ha dichiarato, con riferimento anche all’approssimarsi degli Europei 2032, per cui l’Olimpico sarà uno degli stadi chiave. Il disegno di legge punta a risolvere i principali problemi degli impianti italiani, a partire dalla loro età media elevata, che si aggira sui 61 anni. Oltre il 90% degli stadi è di proprietà pubblica, una caratteristica che, secondo Occhiuto, rallenta la valorizzazione e modernizzazione delle strutture. Per incentivare l’investimento privato, il testo propone un credito d’imposta del 30%, elevabile al 40% per progetti certificati secondo i più alti standard di sostenibilità ambientale. Inoltre, il piano prevede l’estensione delle agevolazioni tipiche delle Zone Economiche Speciali, con rilascio dei permessi entro 45 giorni e possibilità di nominare un commissario per accelerare i progetti più urgenti. Claudio Lotito, senatore e presidente della Lazio, ha sottolineato l’importanza di modernizzare l’Olimpico e tutti gli impianti per renderli sicuri e attrattivi. Lotito ha fatto riferimento al modello del Bernabeu di Madrid, che negli anni ha subito varie ristrutturazioni per diventare un punto di riferimento non solo sportivo, ma anche architettonico e culturale. Anche Roma ha bisogno di strutture capaci di coniugare storia e modernità, e un nuovo Olimpico rappresenterebbe una spinta significativa per tutto il tessuto urbano e sociale.
La riforma sarebbe importante anche sul versante giallorosso, perché potrebbe agevolare i tempi per l’approvazione dell’iter che porti a realizzare lo stadio della Roma, che i Friedkin vogliono a Pietralata. Il disegno di legge promette infatti di semplificare la procedura di approvazione definitiva, snellendo i tempi anche nel caso in cui il percorso istituzionale subisca stop imprevisti, dando tempi certi e processi agevolati. Ma la proposta di legge non si limita a Roma: intende creare un sistema nazionale più efficiente e coordinato per tutti gli stadi. Nepi Molineris ha spiegato che il progetto potrebbe diventare un modello replicabile, con spazi ricettivi e commerciali adattabili alle specificità territoriali. Inoltre, un censimento nazionale degli impianti sportivi, gestito da Sport e Salute, permetterebbe di monitorare meglio le condizioni delle strutture, facilitando un processo di riqualificazione omogeneo in tutta Italia. Il percorso, tuttavia, non sarà privo di ostacoli, a partire come sempre dalla burocrazia.