La Roma rischia la figuraccia, ma poi rimonta e batte il Venezia

DiGiulia Sonnino

Set 29, 2024

Una brutta Roma per oltre un’ora salva la pelle nel finale di gara, ribaltando con cuore e carattere un buon Venezia per 2-1. All’Olimpico decidono i gol dei due centrocampisti Cristante e Pisilli (il primo in Serie A e in maglia giallorossa per il giovane romano), che rendono vano il momentaneo vantaggio di Pohjanpalo a ridosso dell’intervallo. Secondo successo di fila in campionato per la squadra di Ivan Juric, ora a 9 punti in classifica, mentre gli uomini dell’ex tecnico Eusebio Di Francesco, dopo il successo con il Genoa, rimediano un altro ko restando a quota 4.

I giallorossi si presentano con il solito modulo e con una formazione ormai consolidata, con Koné preferito a Pisilli accanto a Cristante e Soulé preferito a Baldanzi per raccogliere l’eredità di Dybala sulla trequarti. La prima occasione della partita è per gli ospiti al 3’, con una conclusione dal limite di Svoboda: Svilar si allunga e devia in angolo. Al 6’ rispondono i padroni di casa con Soulé che si libera di un avversario e calcia da fuori area, conclusione troppo centrale e parata da Joronen. Al 10’ buonissima azione di Oristanio che riceve sull’out di destra, controlla, si accentra e calcia, ancora una volta Svilar si distende e blocca. Al 12’ si vede per la prima volta Dovbyk che fa tutto da solo ma schiaccia troppo la conclusione che finisce fuori. Al 17’ tentativo di Pellegrini dai 30 metri direttamente su calcio di punizione, Joronen respinge un po’ goffamente. Chance per la Roma, al 20’, dagli sviluppi di un angolo calciato da Soulé, Pellegrini di testa sul secondo palo, palla fuori di poco. La squadra lagunare sembra capace di far male con la giocata giusta in transizione. Ed ecco che al 44’ i veneti passano in vantaggio con una bell’azione tutta in velocità, la prima conclusione è di Busio, la palla si stampa sul palo, raccoglie il pallone Pohjanpalo che batte Svilar da distanza ravvicinata. Nel recupero la squadra di Di Francesco sfiora il raddoppio prima con Ellertsson e poi ancora Pohjanpalo, Mancini salva nei pressi della linea di porta dopo la gran parata di Svilar. La Roma evita il disastro.

In avvio di ripresa la Roma – senza alcun cambio –  si riversa nella trequarti del Venezia ma non riesce a pungere, la conclusione di Koné si ferma sui guantoni di Joronen. Dopo nove minuti da inizio secondo tempo giallorossi vicini al pareggio con una bella conclusione a giro di Pellegrini, palla fuori di pochissimo. All’56’ brivido all’Olimpico: gol del raddoppio di Haps annullato per fuorigioco millimetrico di Zampano. Juric tenta di dare la scossa con Baldanzi e Pisilli al posto di Koné e Mancini. Un minuto è però Svilar a salvare la Roma con una grandissima uscita su Oristanio. Alla mezz’ora, dopo una ricerca del gol senza avere troppe occasioni pulite, arriva il pari di Cristante con un tiro da fuori area leggermente deviato da Busio e sul quale Joronen non può arrivare. A sette minuti dal novantesimo la Roma completa la rimonta. Su calcio d’angolo Pisilli salta più in alto di tutti e trova la rete del 2-1, esplodendo in una gioia infinita e con un urlo liberatorio, proprio come gli altri 60mila tifosi sugli spalti. Nel finale i capitolini non rischiano nulla in difesa e portano a casa i tre punti. Non la migliore prestazione per gli uomini di Juric, ma in questo momento l’importante era mettersi la vittoria in tasca e scongiurare un possibile patatrac contro una squadra del calibro del Venezia.

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