Tanto fumo e poco arrosto. Termina con un deludente 0-0 il posticipo della terza giornata di Serie A tra Juventus e Roma, all’Allianz Stadium. Un risultato tutto sommato giusto tra due squadre che di fatto si sono annullate, forse troppo timorose l’una dell’altra. Meglio la Roma in avvio e nel finale, la Juve ci ha provato soprattutto nella fase centrale del match ma senza quasi mai impensierire Svilar. Deludenti i due centravanti Vlahovic da una parte e Dovbyk, il serbo però ha avuto almeno due occasioni che poteva sfruttare meglio. Bene nella Juve i neo acquisti Conceicao e Douglas Luiz, ancora misteriosamente tenuto in panchina da Motta. Così così Koopmeiners, pure il più acclamato dal pubblico. Nella Roma buon impatto di Konè nel finale di partita, mentre Saelemaekers pur partito titolare non ha inciso. Insomma due squadre ancora in fase di costruzione, che avranno bisogno di tempo per inserire al meglio i tanti volti nuovi. Nel frattempo Inter, Torino e Udinese agganciano la Juve in vetta alla classifica con 7 punti, mentre la Roma con soli 2 punti deve iniziare a vincere dopo la sosta per restare agganciata.
Nelle file bianconere Thiago Motta conferma lo stesso 11 iniziale di Verona con Fagioli a centrocampo preferito a Douglas Luiz al fianco di Locatelli e il baby Savona terzino destro. Sulla trequarti Cambiaso, Yildiz e l’altro giovane Mbangula alle spalle di Vlahovic. In panchina i tre nuovi acquisti Koopmeiners, Conceicao e Nico Gonzalez. Nella Roma il tecnico De Rossi sorprende tutti lasciando in panchina il grande ex Dybala e schierando dall’inizio il neo acquisto Saelemaekers e Soulè a supporto della punta centrale Dovbyk. L’altra sorpresa a centrocampo con il giovane Pisilli titolare al posto di Paredes, in panchina anche l’altro neo acquisto Koné. Allianz Stadium tutto esaurito, prima della gara osservato un minuto di silenzio in ricordo di Sven Goran Eriksson.
Meglio la Roma nel primo tempo, la squadra di De Rossi è subito aggressiva e costringe la Juve a restare nella sua metà campo. I biaconeri faticano in fase di costruzione e in particolare non riescono a sviluppare il gioco sulle fasce. Giallorossi pericolosi due volte nella prima mezzora con altrettante conclusioni da fuori area di Pellegrini e Soulè, la difesa bianconera si salva in entrambe le circostanze. Juventus che non riesce a rendersi pericolosa, nemmeno sui palloni da fermo. La partita ristagna a centrocampo, con le due squadre che non riescono a cambiare marcia per affondare nell’area avversaria. Motta prova ad invertire le posizioni di Cambiaso e Yildiz, marcato praticamente a uomo da Cristante, e così poco prima dell’intervallo arriva il primo e unico squillo bianconero. Cambiaso arriva sul fondo a sinistra, cross im mezzo per Vlahovic che prova la deviazione mancina ma calcia debolmente e Svilar respinge. La Roma replica nel recupero con una bella combinazione al limite tra Saelemaekers, Soulé e Dovbyk che non trova però il varco giusto respinto dal muro difensivo bianconero.
In avvio di ripresa Motta manda subito in campo i nuovo acquisti Koopmeiners sulla trequarti e Conceicao a destra, al posto di Mbangula e Cabal. Yildiz si sposta a sinistra alto e Cambiaso arretra a terzino sinistro. Juve subito aggressiva e pericolosa ancora Vlahovic che si libera bene al limite, ma di destro calcia a lato. La Roma replica con Soulè che entra in area ma si allunga troppo la palla prima di calciare e viene anticipato da Gatti. Dopo un’ora di gioco De Rossi manda in campo Dybala per Soulè in una sorta di staffetta, in campo anche Zalewski per Saelemaekers a sinistra. Poi è la volta del neo acquisto Konè per il giovane Pisilli. Replica Motta inserendo a sua volta Douglas Luiz e McKennie al posto di Fagioli e Locatelli a centrocampo. Inizia a premere la Juve, Yildiz ha una palla buona in mezzo all’area ma non se la sente di calciare di destro e nel rientrare sul sinistro trova il difensore della Roma a chiudere lo specchio. Nel finale esordio in bianconero anche per Nico Gonzalez al posto di un deludente Vlahovic. Nel finale si rivede la Roma con Dybala in area, ma la difesa bianconera si salva. Ci prova infine anche Angelino con un sinistro rasoterra da fuori area di poco a lato. Brividi per Di Gregorio. L’ultima chance per la Juve in contropiede con Yildiz che da posizione defilata calcia alto. Poi non succede più nulla.