Blackout Roma nel secondo tempo e l’Inter dilaga

DiGiulia Sonnino

Feb 11, 2024

Una partita che racconta molto di più del risultato finale. Ma con un approccio al secondo tempo totalmente disastroso e da matita rossa. La Roma esce sconfitta per 4-2 in casa contro l’Inter e resta a 38 punti (a -1 dall’Atalanta quarta ma con due partite giocate in più), interrompendo il buon avvio della nuova gestione targata De Rossi, alla prima sconfitta in panchina dopo aver infilato tre vittorie consecutive. Sentimenti contrastanti al triplice fischio di Guida – che su una situazione dubbia fa pendere la bilancia dal lato nerazzurro – con i giallorossi che ricevono il caloroso applauso della Curva Sud per aver giocato 90 minuti di buon livello e con una grande intensità nell’andare a cercare il pari prima di capitolare definitivamente a fine gara con la squadra completamente sbilanciata in avanti.Nello specifico, sotto una pioggia scrosciante, i padroni di casa partono in quinta e nel giro di pochissimi secondi spaventano Sommer prima con El Shaarawy, che costringe il portiere ad una bella parata in tuffo, e poi con Pellegrini che calcia alto dalla distanza. L’Inter si affaccia per la prima volta dalle parti di Rui Patricio dopo una decina di minuti, con un sinistro dalla trequarti di Calhanoglu, deviato in corner dal portiere giallorosso. E dopo un buon avvio è proprio la formazione di Inzaghi, in tribuna per la squalifica, a passare in vantaggio al 17’: Dimarco mette in mezzo da calcio d’angolo, la respinta di testa di Lukaku è corta e la palla arriva ad Acerbi, che di testa trafigge Rui Patricio con una palombella sul secondo palo. La rete viene confermata anche dopo segnalazione del Var che convinto l’arbitro Guida a rivedere l’azione al monitor di campo: per il fischietto campano non c’è interferenza di Thuram su Rui Patricio, e quindi il fuorigioco dell’attaccante francese viene reputato ininfluente all’on field review. Decisione che lascia qualche perplessità: se c’è stato un richiamo in cuffia evidentemente gli arbitri al monitor avevano più di un dubbio sul fuorigioco dell’attaccante interista. La Roma non si perde d’anima e al 28’ arriva la replica giallorossa, con il pareggio che arriva dagli sviluppi di palla inattiva. Pellegrini scodella in area dalla trequarti, Mancini s’inserisce e di testa batte Sommer. Qui non c’è da effettuare controlli per il fuorigioco… Al 44’ la Roma completa la rimonta ribaltando addirittura il match. El Shaarawy chiude un contropiede perfetto di Pellegrini con un sinistro potente che prima sbatte sotto la traversa, poi sul palo opposto è infinite in rete facendo esplodere l’Olimpico. Il primo tempo si chiude nel migliore dei modi possibili. I primi 45 minuti evidenziano una superiorità dei ragazzi di De Rossi, il vantaggio è indiscutibilmente meritato. Ma negli spogliatoi una squadra si ritrova e l’altra invece si smarrisce, quasi irrimediabilmente.Dopo un paio di minuti della ripresa cartellino giallo per Mancini per un’entrata in ritardo su Mkhitaryan. Dal calcio piazzato seguente, Calhanoglu tira direttamente in porta con Rui Patricio sicuro in presa. L’Inter mette pressione e al 49’ ecco il pareggio nerazzurro con Thuram. Punizione battuta in fretta a centrocampo (colossale la dormita di un paio di giallorossi) e azione a tutto gas dei milanesi, culminata nella zampata del 2-2 del figlio d’arte. Pochi giri di lancette e arriva addirittura il controsorpasso nerazzurro con l’autorete di Angelino, in un’azione molto simile a quella del pareggio, ma sulla fascia opposta. La deviazione decisiva sul cross di Dimarco non è di Thuram ma del terzino spagnolo, che in allungo spedisce il pallone nella propria porta. La Roma è imbambolata, stordita e incapace di reagire e rischia di capitolare al 61’, con Pavard vicinissimo al poker, con un gran destro dalla distanza che tocca il palo esterno. Solo in quel momento la Roma inizia a ritrovarsi, nonostante un Dybala molto in ombra. Avrebbe anche la chance di trovare il pari. Ma Lukaku, tutto solo a tu per tu con Sommer, spreca incredibilmente: indeciso tra tiro e dribbling finisce per sbattere sul portiere in uscita bassa. De Rossi manda dentro Baldanzi e Zalewski per l’assalto, ottiene un dominio territoriale ma pochi squilli realmente pericolosi per il portiere svizzero. Passano i minuti e il pari si allontana sempre di più, diventando utopia al terzo minuto di recupero, quando Bastoni chiude la sfida in contropiede.Ddr dovrà ripartire da quanto ha fatto vedere la sua squadra nella prima frazione di gioco, cercando di togliere dalla testa dei giocatori il blocco mentale che ha regalato un ennesimo approccio disastroso dopo l’intervallo. La sconfitta fa male, ma non deve intaccare il percorso di crescita e buttare giù di morale l’ambiente di Trigoria. Ora c’è la sfida con il Feyenoord per i playoff di Europa League e non c’è spazio per piangersi addosso. Tornare da Rotterdam con un risultato positivo è un obbligo.

(Foto: profilo ufficiale X AsRoma)

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