Niente da fare, la Roma non riesce a scalare la montagna quasi insuperabile dell’Inter e capitola a San Siro. Una partita che si preannunciava difficile, anzi difficilissima per i giallorossi e così è stata: tra gli infortuni di big come Smalling, Pellegrini, Dybala e Spinazzola (più Renato Sanches), con meno giorni di riposo per via dell’impegno in Europa League e con un clima incandescente per Lukaku, la squadra di Mourinho non è riuscita a ribaltare i pronostici della vigilia. Con un primo tempo tutto a tinte nerazzurre, in cui la superiorità è stata evidente.
I padroni di casa fanno la gara costruendo diverse occasioni sin dai primi minuti, mentre la formazione capitolina non fa altro che cercare di limitare le iniziative offensive avversarie e restare in attesa dei giusti spazi per ripartire (cosa che raramente, forse quasi mai, succede nel primo tempo). La prima grande chance interista arriva già al 6’, quando Calhanoglu fa tremare la traversa con un destro potente dal limite. L’assalto è subito poderoso e dopo un quarto d’ora serve un gran miracolo di piede di Rui Patricio per evitare che Thuram segni il gol del vantaggio. Passa solo un altro minuto ed è Dimarco a sfiorare la rete con un esterno a giro. Le statistiche all’intervallo sono impietose: sono 11-0 i tiri a favore dell’Inter, con la Roma che si è fatta vedere soltanto quando El Shaarawy ha aperto per Kristensen che ha gettato al vento l’azione.
Nel secondo tempo il copione della gara non cambia, anche se dopo una ventina di minuti arriva il primo squillo romanista, con Cristante che stacca più alto di tutti su un cross di Zalewski e costringe Sommer ad una grande parata in tuffo. Sarà l’unico tiro nello specchio di tutta la gara.
L’Inter, dopo il brivido, torna a premere sull’acceleratore e alla fine trova con Thuram il gol vittoria: dopo una gran partita Llorente non riesce a seguire il taglio del figlio d’arte, ben servito da Dimarco, scappato sulla sinistra a Kristensen. Nel finale c’è spazio per un’altra traversa di Carlos Augusto, mentre il (leggero) forcing della Roma non produce occasioni.Nonostante la differenza di valori in campo è apparsa una prestazione negativa e troppo remissiva da parte degli uomini di Mou, che restano a 14 punti in classifica, mentre l’Inter torna al primo posto con 25 lunghezze. Ora per la Roma c’è una settimana di tempo per recuperare le energie e per preparare al meglio la sfida con il Lecce, da affrontare senza pensare precocemente al derby della settimana successiva
(Photo: profilo X A.S. Roma)