Una finale di campionato amaro per la Roma di Mourinho. La Fiorentina, all’ultimo respiro, conquista un successo casalingo sulla squadra giallorossa che non racconta affatto una partita che proprio nel finale vive i suoi momenti più emozionanti, con i capitolini che sprecano il vantaggio, non riescono a gestire il pareggio ed alla fine escono dal campo con zero punti facendo imbufalire il tecnico. Decisiva una rete di Ikonè a due minuti dal 90’ quando solo tre minuti prima i padroni di casa erano addirittura sotto nel punteggio. Difficile ripercorrere a pieno la gara andata in scena nel pomeriggio al Franchi soprattutto partendo dal primo tempo che è un dominio pressoché totale della Roma che una volta passata in vantaggio dopo una decina di minuti con El Shaarawy ha il solo grave difetto di non chiudere anticipatamente la partita trovando di fronte a sé anche un grande Cerofolini: il portiere è perfetto in almeno due interventi, prima negando la doppietta al Faraone, e poi su Belotti, entrambe le volte rimediando a disimpegni errati di Martinez Quarta in giornata nera tanto da essere sostituito, insieme a Biraghi, dopo l’intervallo. Proprio Martinez Quarta e Biraghi sono infatti i co-autori dell’errore della linea difensiva che consente a Belotti di bruciare Venuti, crossare sul secondo palo per Solbakken che trova in mezzo El Shaarawy per l’uno a zero della Roma.
Una Fiorentina forse ancora tramortita dalla sconfitta in finale di Coppa Italia subita mercoledì scorso all’Olimpico contro l’Inter, fatica tremendamente a farsi vedere dalle parti di Svilar. Mourinho gestisce sapientemente le forze dei pochi titolari a sua disposizione facendo giocare un tempo ciascuno a Smalling e Mancini, metà gara ad El Shaarawy e mezz’ora a Cristante. Dopo l’intervallo ci si aspetta una formazione viola d’assalto alla ricerca del pareggio ma in realtà gli uomini di Italiano non fanno davvero nulla di pericoloso, ma anzi accumulano solo cartellini gialli, simboli di stanchezza e frustrazione in questo finale di stagione. Una partita tranquilla vive un finale nervoso soprattutto per una gestione arbitrale di Ayroldi che fa scattare i nervi ad entrambe le squadre, con fischi difficilmente comprensibili, ed alla fine a pagarne le spese è anche Mourinho ammonito per proteste all’indirizzo del quarto uomo Manganiello (era diffidato, salterà l’ultima di Serie A con lo Spezia). L’1-1 lo segna Jovic su sponda di Mandragora all’85’, cui segue il 2-1 di Ikonè a ridosso del novantesimo per un incredibile successo finale dei gigliati.
Tante le polemiche per la scelta del direttore di gara di non fischiare fallo su Missori, sovrastato con troppa vigoria da Mandragora: i giallorossi hanno chiesto a gran voce un fallo che avrebbe probabilmente spento la gara e permesso di portare i tre punti alla società di Friedkin. La partita ha comunque un peso relativo e lo stesso Mou lo ha fatto capire con la sua gestione della rosa, tra formazione iniziale e cambi programmati. Mercoledì sera c’è un appuntamento cruciale per la storia della Roma: la finale di Europa League può regalare un altro trofeo continentale e la qualificazione alla prossima Champions League. La Capitale resta col fiato sospeso.