Una serata amarissima, che si conclude con una triste realtà: la Roma è eliminata agli ottavi di finale di Europa League, con l’Athletic Bilbao che strappa il pass per i quarti. Per la squadra giallorossa la doccia è stata freddissima dopo pochi minuti, con l’espulsione di Hummels che ha condizionato del tutto la sfida con i baschi, alla fine vittoriosi per 3-1 dopo il 2-1 romanista all’andata.
Ranieri, che deve fare a meno dell’infortunato Celik, sceglie Hummels al centro della difesa con Mancini e N’Dicka. Sugli esterni c’è la conferma per Rensch con Angeliño, con la coppia di mediani formata da Cristante e Paredes, al rientro dopo la squalifica. Davanti Dybala e Baldanzi a supporto di Dovbyk. La Roma inizia bene e con personalità e al 7’ Cristante gira di testa sul secondo palo un calcio di punizione di Angeliño, con la palla che si stampa sul palo. Turpin ferma tutto per fuorigioco del centrocampista friulano. All’11’ la partita cambia completamente: Hummels effettua uno scriteriato passaggio a centrocampo, poi ferma in scivolata Sannadi che poteva puntare verso Svilar. Per Turpin è rosso diretto, nonostante la grande distanza dalla porta e la vicinanza di Mancini all’attaccante basco. La disperazione pervade giocatori e tifosi romanisti, con la squadra che viene schiacciata costantemente nella propria area dagli uomini di Valverde. Al 21’ Angeliño combina un altro pasticcio, sugli sviluppi dell’azione la palla finisce a Sannadi che, tutto solo davanti a Svilar, calcia fuori con un pallonetto incomprensibile. Al 23’ ancora Athletic pericoloso con uno slalom di Nico Williams, che calcia a giro con il destro colpendo in pieno il palo alla sinistra di Svilar. La Roma trema ma tiene anche al 34’ quando Svilar si supera su un sinistro di Sannadi da dentro l’area, poi Rensch salva in scivolata sulla botta a colpo sicuro dell’attaccante biancorosso. Viene poi segnalato il fuorigioco dal guardalinee. La Roma – Ranieri non cambia nulla dopo l’espulsione, passando soltanto alla difesa a 4 – si affaccia al 35’ dalle parti di Agirrezabala, con un destro di Cristante sugli sviluppi di un angolo, ma crolla nell’ultimo minuto di recupero della prima frazione. Sugli sviluppi di un cross dalla sinistra, la palla sfila e finisce sui piedi di Nico Williams che calcia e con la complicità di una deviazione di Angeliño batte l’incolpevole Svilar. Una vera beffa.
Sorprendentemente Ranieri non cambia nessuno neanche all’intervallo, decidendo però di richiamare uno spentissimo Dovbyk dopo appena sette minuti dal riavvio della contesa. Dentro Soulé. L’attacco leggero però dura poco: Dybala lascia il posto a Shomurodov, mentre Baldanzi viene sostituito da Pisilli. Sono proprio i due nuovi entrati a costruire la prima palla gol della Roma: il classe 2004 lancia l’uzbeko che in profondità arriva al tiro e costringe Agirrezabala a rifugiarsi in corner. Uno dei pochi squilli della gara romanista. Un minuto dopo sul contropiede dell’Athletic, lo scivolone di Pisilli apre la strada a Berenguer, che entra in area dalla sinistra e calcia basso col destro trovando una risposta incredibile di Svilar. Un miracolo che tiene a galla la Roma. Il portiere però non può nulla al 68’ sullo stacco di testa perfetto di Berchiche in mezzo all’area: è 2-0. La Roma accusa il colpo e anche qui Ranieri non interviene, con i padroni che all’82’ calano il tris: Berchiche tocca per Nico Williams, lo spagnolo in area salta Mancini e N’Dicka e con uno scavetto beffa Svilar. È 3-0, una serata da incubo. Pare un assalto finale della Roma, che accorcia le distanze al 93’ per il calcio di rigore realizzato da Paredes, assegnato per il fallo di Gorosabel su El Shaarawy. Mancini e compagni provano un’incredibile rimonta nei minuti finali del recupero con le ultime energie, ma devono arrendersi senza riuscire a portare la gara ai supplementari.
Al triplice fischio di Turpin si materializza l’incubo per la Roma, che dopo anni di lunghi percorsi europei si ferma agli ottavi. Un ko che fa malissimo per come si è concretizzato, con l’errore madornale di un giocatore esperto come Hummels. Ora lo staff proverà a far mettere da parte al gruppo l’eliminazione per preparare la sfida di domenica contro il Cagliari, ultimo appuntamento prima della sosta per le nazionali.