La Roma si addormenta ancora e l’AZ la punisce. Giallorossi aggrappati agli spareggi

DiGiulia Sonnino

Gen 23, 2025

La Roma ci ricasca. La squadra di Ranieri incassa una pesante sconfitta in Olanda, arrendendosi per 1-0 all’AZ Alkmaar. Il gol decisivo, firmato da Parrott all’ottantesimo, lascia i giallorossi a quota 9 punti in classifica, scavalcati dagli olandesi che salgono a 11. La situazione nel girone si complica: servirà una vittoria all’Olimpico contro l’Eintracht Francoforte nell’ultima giornata della fase a gironi per mantenere viva la corsa in Europa League, con ormai il solo obiettivo di arrivare agli spareggi, evitando una clamorosa eliminazione nella prima fase. Ma sarà necessario un cambio di atteggiamento rispetto alla prestazione di Alkmaar. 

Ranieri, come preventivabile, non si affida alle seconde linee, scegliendo soltanto di mettere Celik tra i tre di difesa al posto di un acciaccato Mancini e optando per Pisilli a far da pendolo tra centrocampo e attacco. Per il resto i calciatori sono sempre quelli. Nel primo quarto d’ora di partita Hummels è decisivo in due occasioni, salvando su Meerdink lanciato in contropiede e al 14’ anticipando Poku a pochi metri dalla porta. Al 19’ ammonito Dovbyk per un colpo (sembra involontario) su Goes. Al 22’ Dybala serve Dovbyk in area ma Goes riesce a chiudere anticipando l’ucraino. Al 25’ Angeliño sbaglia un passaggio in uscita e l’AZ va in porta con Mijnans che si ritrova davanti a Svilar: decisivo Koné che va a chiuderlo in scivolata. Alla mezz’ora il primo tiro dei giallorossi con Dovbyk da fuori area: la conclusione è centrale e non crea il minimo pericolo al portiere avversario. Al 41’ Poku scappa a sinistra e poi mette un pallone rasoterra al centro, N’Dicka ci arriva, ma lascia lì il pallone su cui si avventa Meerdink: sinistro potente da pochi metri con palla in curva. Roma graziata nel finale di una frazione più che sterile.

Nella ripresa Ranieri cerca di cambiare le sorti della gara, sostituendo Dovbyk con Soulé, rinunciando ad un centravanti di ruolo e puntando su una maggiore mobilità offensiva. La mossa sempre dare qualche segnale di risveglio: al 49’ Angeliño, con una pregevole rabona, serve Dybala in area, ma l’argentino non spara alto. Al 57’ sempre lo spagnolo da sinistra mette in mezzo un pallone rasoterra e forte, Soulé liscia e Dybala alle sue spalle non ci arriva per poco. Al 67’ Saelemaekers ruba palla a destra e poi serve al centro, dove Dybala ci arriva ma contrastato non riesce a indirizzare in porta. Con la girandola di cambi e il passare dei minuti i ritmi della Roma calano e l’AZ approfitta della situazione per colpire. Il gol decisivo arriva a dieci dal termine: gli olandesi partono con una rimessa laterale nella propria trequarti e ribaltano velocemente l’azione, conclusa da Clasie che al limite dell’area serve Wolfe sulla sinistra, cross rasoterra in mezzo e Parrott, entrato pochi minuti prima, ha vita facile per battere Svilar. Un disastro collettivo. La Roma tenta una reazione tardiva con un tiro di Dybala nel recupero, il portiere blocca centralmente e l’assalto per il pari viene interrotto dal triplice fischio.

La sconfitta in Olanda evidenzia ancora una volta i problemi della Roma in trasferta e rende l’ultima partita contro l’Eintracht un appuntamento da dentro o fuori. Per larghi tratti è sembrata la stessa formazione “ammirata” nel ko contro l’Elfsborg. La mestizia di una stagione senza spunti positivi, ad eccezione del derby vinto, travolge i tifosi romanisti. Appuntamento a domenica ad Udine.

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