Un pari all’ultimo respiro. La Roma di Ranieri acciuffa all’ultimo secondo il 2-2 al Dall’Ara contro il Bologna: dopo il vantaggio giallorosso di Saelemaekers e la rimonta rossoblù firmata da Dallinga e Ferguson su rigore, è Dovbyk a siglare dagli undici metri, a recupero inoltrato, il definitivo pari.
Dopo il successo nel derby con la Lazio i giallorossi hanno il vento in poppa e il tecnico testaccino decide di confermare in blocco lo stesso undici, dando nuovamente fiducia a Pellegrini accanto a Dybala. Gli altri sono sempre gli stessi: ormai la formazione “titolare” che ha in testa Ranieri è ben chiara.
Arriva dopo dieci minuti la prima occasione del match: Dallinga entra in area sul versante destro, riceve, controlla e scarica il tiro, con Svilar che chiude sul primo palo, deviando in angolo. Le chance latitano da entrambe le parti, nonostante un buon ritmo. Al 27’ Holm da destra mette in mezzo un pallone forte e teso, Mancini anticipa Odgaard e salva. Alla mezz’ora è Paredes con un gran pallone d’esterno a imbeccare Dovbyk nel cuore dell’area, con l’attaccante ucraino che aggancia bene e si prepara per la girata, ma Beukema lo chiude in tempo. Un minuto dopo doppia opportunità per i giallorossi: prima Paredes scarica forte in porta, Skorupski respinge come può, Dybala si avventa sulla palla e rimette in mezzo per Dovbyk, che gira di testa e Skorupski la blocca. Gli uomini di Ranieri alzano il ritmo e quattro minuti dopo cercano di approfittare di un errore di Lucumì per colpire in contropiede con Dybala, che però calcia alto sopra la traversa sprecando un’ottima chance. Nel finale di primo tempo Dominguez si rende pericoloso con una conclusione da buona posizione, centrando solo l’esterno della rete.
Nella ripresa non ci sono cambi e la Roma si affaccia nella metà campo avversaria andando al tiro con Koné, che non trova lo specchio. Il Bologna risponde alzando il proprio baricentro e pressando gli avversari, ma ad andare in vantaggio sono proprio i capitolini: al 58’ Pellegrini libera Koné, che serve sulla destra per Saelemaekers, che l’1-0 dal limite dell’area anche grazie ad un errore di Skorupski sulla conclusione di sinistro. Neanche il tempo di festeggiare per la Roma, che i rossoblù replicano immediatamente agguantando il pareggio al 61’ con Dallinga: contropiede innescato da Dominguez, che serve Ndoye, il quale a sua volta mette in mezzo per l’olandese che sigla il tap-in del pari. Qualche minuto dopo la squadra di Italiano conquista pure un calcio di rigore per un fallo di mano di Koné. Dagli undici metri si presenta Ferguson, che torna al gol dopo l’infortunio. Il 2-1 è una doccia fredda per la Roma, con gli emiliani, forti del vantaggio, che provano a colpire in contropiede. Orsolini prima e Ferguson poi non riescono a trovare il 3-1 e a chiudere i giochi. La squadra giallorossa cerca così l’assalto finale e nel recupero Lucumì commette fallo di mano in mischia sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Abisso, dopo una revisione al monitor su chiamata del Var, assegna il rigore. Ranieri indica che deve tirare Dovbyk (aveva preso Zalewski la palla). L’ucraino, con estrema freddezza, firma il definitivo 2-2 al 98’ e la Roma porta a casa un punto che, per come si erano messe le cose, non è affatto da buttare.
In classifica gli emiliani salgono a quota 29 e sono in settima posizione, mentre i giallorossi sono decimi con 24 punti. Non la migliore prestazione della Roma di Ranieri, soprattutto per la mancanza di fluidità e rapidità nella fase offensiva, con un mal di trasferta che sembra davvero impossibile da curare. Ma anche le peggiori malattie hanno una cura e fare 5 punti tra Bologna, Milan e Lazio non è affatto banale per come erano messe le cose qualche tempo fa.