Claudio Ranieri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita tra Roma e Braga, gara valevole per la prima fase della UEFA Europa League ed in programma domani allo stadio Olimpico alle 18.45. Con lui ha rilasciato delle dichiarazioni Alexis Saelemaekers. Ecco le dichiarazioni.
DICHIARAZIONI DI CLAUDIO RANIERI
Sul recupero degli indisponibili e sul momento di Soulé.
“Ho recuperato tutti tranne Cristante, sia Dovbyk, sia Celik sono a disposizione. Soulé è il futuro. Dopo un anno bellissimo a Frosinone è arrivato alla Roma e pensava di fare le stesse cose. Poi, un po’ lo conoscono, un po’ il cambio di squadra ha pesato su di lui, ma è un ragazzo sul quale conto molto, la Roma ci conta molto, lo vedo vivo, cercheremo di tirargli fuori il meglio”.
Sulla gestione della doppia competizione.
“Io credo che ogni partita debba farci riflettere e farci dare il massimo di quello che vogliamo. Solo così si crea uno spirito di gruppo positivo. Noi dobbiamo far bene, Europa League, Coppa Italia, campionato. Dare il massimo in ogni partita, questo è il nostro obiettivo. E poi vedremo cosa faremo in questa stagione”.
Su Dovbyk.
“Più che chiedere a Dovbyk, io penso che lui debba tornare su una buona condizione fisica, i vari infortuni prima, l’influenza dopo, un fisico del genere viene debilitato di più rispetto ad un giocatore di una taglia minore. Poi, dovremo capire noi come lui va servito. L’ho spiegato, l’ho fatto vedere, ma certamente anche lui deve mettersi a disposizione. Io penso che la prima cosa sua debba di tornare al 100%, uno della sua stazza non al 100% non rende. Cercheremo di portarlo alla migliore condizione e conoscendolo meglio, con l’innalzamento dell’autostima da parte di tutta la squadra, anche lui ne beneficerà”.
Sulla situazione contrattuale e fisica di Pellegrini.
“Ci ho parlato sotto l’aspetto privato, ma del suo aspetto contrattuale non ci ho parlato e non so cosa vuole fare in futuro. È un ragazzo che merita, l’ho visto più sereno durante gli allenamenti, questa è la cosa più importante. Si sta allenando bene, inizia a prendere la porta, anche se in allenamento, ma aiuta per tornare alla sua caratura, che è notevolissima”.
Su Dybala.
“Come sapete la sera, prima di ogni partita, tiro le conclusioni sugli allenamenti svolti e sulla partita precedente. Con alcuni giocatori dovrò parlare bene per capire. È importante la coppa, la gara che andiamo ad affrontare contro il Braga, ma è importante anche il Como per cui vedrò quello che dovrò fare”.
Sulla partita contro il Lecce e sul suo futuro incarico da dirigente.
“Io mi sto impegnando 50 e 50. Ho dei giocatori meravigliosi, che mi lasciano una certa serenità per pensare anche al futuro. Con la proprietà e Ghisolfi stiamo pensando a tutto, al mercato, a tutto. L’allenatore? La questione l’abbiamo spolverata, adesso non è la priorità, però ci stiamo pensando. Non stiamo negando, senza entrare nelle specificità. Alla squadra ho dato quello che è il mio modo di essere. Io cerco empatia, ovunque sia stato, se mi trovo bene con i ragazzi, se loro capiscono le mie necessità, io vado d’accordo con tutti. Questa era una squadra ben allenata. Ogni allenatore ha il suo modo di preparare le partite, di vedere il calcio. Ma se la squadra ha corso con il Napoli, in altri impegni come Atalanta e Tottenham, e faccio riferimento solo a questioni fisiche, magari anche correndo tanto e male in alcune occasioni, comunque è successo perché è stata preparata prima. L’allenatore non può arrivare e far correre. Loro erano stati preparati bene dai precedenti tecnici e preparatori. Io ho usufruito della loro preparazione e ho messo quella che è la mia idea, per come intendo io giocare. I giocatori ormai sono diventati delle spugne. Ci sono allenatori che giocano con uno schema fisso, altri che utilizzando diversi sistemi, altri ancora che cambiano durante la partita stessa, e i ragazzi sono diventati così bravi per fargli capire quello che dobbiamo fare. E ovviamente questo mi avvantaggia molto”.
Sulla presenza eventuale di Hermoso e Pisilli.
“Ho detto, tirerò le somme questa sera. Domani parlerò con i ragazzi, poi deciderò in tranquillità. Mi fanno stare tranquillo, certo ci sono giocatori che ancora non hanno i 90 minuti, per cui devo valutare bene se metterli dall’inizio o farli subentrare”.
Sull’affermazione “E se fossi io il prossimo allenatore?”
“No, era una battuta alla Petrolini. Niente di che”.
Sulle caratteristiche del nuovo allenatore.
“Stiamo cercando un allenatore bravo. Basta. E poi speriamo di non sbagliarlo”.
Sui possibili sostituti di Angelino.
“Intanto, c’è qui Saelemaekers. Zalewski, El Shaarawy, ci sono soluzioni qualora decidessi di farlo riposare. Posso giocare a quattro…”.
Sulla partita contro il Braga.
“Ormai, quando si gioca, non c’è più molto il fattore campo. Certo, il pubblico della Roma è molto caldo, molto presente, spinge molto la squadra, però io mi aspetto un Braga che sa giocare a calcio, con le caratteristiche portoghesi e influenze europee. Ossia, che va in verticale, che sa tenere palla, che sa pressare, che ha buoni giocatori, conosco Moutinho, è stato un mio giocatore, mi aspetto una bella partita con due squadre che vorranno vincere”.
DICHIARAZIONI DI SAELEMAEKERS
Sulla posizione di esterno.
“Questa è una posizione che mi piace. Il mister mi aveva chiesto dove mi sentissi meglio. Che sia dentro o fuori, da quinto, dove posso aiutare la squadra, lo farò. L’importante è che la squadra prenda i punti, le mie prestazioni passano in secondo piano. Sono contento se posso aiutare, indipendentemente dal ruolo“.
Sulla sua volontà di continuare con la Roma.
“Mi sono trovato subito molto bene, come in una famiglia. L’importante per me è giocare a calcio e aiutare la squadra. Per quanto riguarda quello che succederà in futuro, vedremo, non dipende solo da me. Adesso la cosa importante è la Roma: io ho la testa a Roma“.
Sull’aria nello spogliatoio.
“L’aria non è mai cambiata, è che la stessa che si respira da inizio stagione, da quando sono arrivato. C’è voglia di fare bene, c’è voglia di lavorare duro. Quanto a quello che è successo, accade…: c’è stata un po’ di sfortuna, più altre cose. Noi giocatori siamo sempre stati professionisti, abbiamo sempre dato tutto in ogni allenamento. Il ritorno di mister Ranieri ci ha dato una spinta in più per provare a risalire, ed è quello che stiamo provando a fare, e che proveremo a fare fino a fine stagione“.
Sul momento e sul suo futuro a Roma.
“È vero che questo infortunio è stato un momento molto difficile, perché non sono soggetto a tanti infortuni, e quindi è stata la prima volta in carriera che ho dovuto gestire una situazione così brutta. È vero che mister De Rossi mi voleva, però io sono arrivato alla Roma e l’importante è fare bene nella Roma, riportandola dove deve essere. In futuro, io spero di essere un protagonista per il finale di stagione. Proverò a dare tutto e ad aiutare la squadra“.