La Roma cade a Bergamo: il cammino in Champions non è più nelle mani dei giallorossi

DiMatteo Cirulli

Mag 12, 2024
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Una sconfitta che complica ulteriormente la possibilità di qualificarsi alla prossima Champions League quella con l’Atalanta. A Bergamo una Roma stanca dal tentativo di rimonta in Germania deve cedere all’elettricità e qualità della squadra di Gasperini, che si presenta con qualche defezione in difesa, tanto da dover schierare De Roon con Hien e Djimsiti in difesa. A centrocampo presenti Pasalic ed Ederson, con Hateboer e Ruggeri sulle fasce, mentre l’attacco è affidato a Koopmeiners, De Ketelaere e Scamacca, vista la sua assenza di mercoledì nella finale di Coppa Italia.

De Rossi risponde con una squadra simile a quella vista con il Bayer Leverkusen, oltre qualche cambio obbligato: sulla fascia destra c’è Kristensen, su quella opposta Angelino, mentre in attacco oltre a Lukaku ci sono Baldanzi ed El Shaarawy.

La gara comincia subito con i padroni di casa in pressione, con i giallorossi che vanno immediatamente in difficoltà su calcio piazzato dove Svilar riesce a deviare un pallone toccato da Lukaku che rischiava di finire in rete. Al 18° però arriva il primo vantaggio nerazzurro: Scamacca innesca De Ketelaere che si porta il pallone sul piede destro e con un tiro angolato batte il portiere romanista.

Ancora tramortita dall’1-0 la Roma non riesce a sistemarsi in fase difensiva, con Mancini e N’Dicka non perfetti nelle chiusure sugli avversari e pochi secondi dopo arriva il raddoppio, sempre dell’ex Milan. L’azione parte sempre da Scamacca, che combina con Koopmeiners. Il pallone arriva a De Ketelaere che deve esclusivamente depositare il pallone in rete e fare 2-0.
Il primo tempo continua con l’Atalanta in attacco, con due legni colpiti nell’ultimo quarto d’oro: il primo è di De Ketelaere al quale viene negata la tripletta grazie a una deviazione decisiva di Svilar. Il secondo è di Koopmeiners su punizione, con N’Dicka reo di non aver seguito le indicazioni della barriera rimanendo fermo e non saltando insieme ai compagni.

Il secondo tempo inizia come il primo, con De Rossi che prova a modificare la formazione inserendo Bove e Abraham al posto di Paredes – anche per un problema fisico – e Baldanzi. L’Atalanta attacca comunque forte e va vicina al 3-0 prima con Lookman, subentrato al posto di De Ketelaere, e poi con De Roon, ma al 64° Abraham conquista un rigore per la Roma. Il centravanti inglese entrato in area calcia il pallone alto e De Roon nel cercare di bloccare il tiro colpisce l’attaccante, causando il tiro dagli undici metri. Dal dischetto si presenta Pellegrini: il tiro è angolato, con Carnesecchi che può solamente sfiorare il pallone, ma non basta, la Roma accorcia le distanze con 24 minuti ancora da giocare. Al 77° i capitolini hanno anche la chance di pareggiare: Angeliño offre un pallone al limite dell’area a Pellegrini, che dal limite dell’area non colpisce benissimo, con Carnesecchi che fa buona guardia in tuffo.
Nei minuti finali doppia occasione per l’Atalanta per fare il 3-1 prima con Miranchuck con una conclusione dal limite dell’area e poi nel recupero con Koopmeiners che da posizione favorevole alza troppo la mira.

Con due giornate alla fine del campionato la Roma adesso non ha più il destino della prossima Champions League tra le sue mani. Le strade sono due: sperare nella vittoria dell’Atalanta in Europa League contro il Bayer Leverkusen (con i bergamaschi che non dovrebbero tuttavia arrivare sopra il quinto posto in Serie A), oppure, quella più complicata, sperare di ottenere il quinto posto sempre ai danni dell’Atalanta, che nelle ultime due giornate (più il recupero con la Fiorentina) dovrebbe ottenere massimo due punti, con i giallorossi che a quel punto avrebbero bisogno di 6 punti nelle ultime due contro Genoa ed Empoli.

Di Matteo Cirulli

Romano e romanista, tutto fare de Al Circo Massimo, dalla regia ai Social Network.

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