Una domenica di pioggia su Roma, con la città intristita da una di quelle notizie che uno non vorrebbe mai sentire: Alberto Mandolesi è morto. Il celebre giornalista e compagno di viaggio di molti tifosi giallorossi con le sue storiche radiocronache se n’è andato a 76 anni per colpa di un brutto male. Mandolesi nato a Roma il 29 settembre 1947, aveva iniziato la sua carriera di conduttore radiofonico nel 1975, dopo l’apertura della prima radio romana privata, Radio Roma. Tra i fatti sportivi di cui andava certamente fiero era il racconto della partita disputata il 28 marzo 1993, quel Brescia-Roma in cui esordì l’appena 16enne Francesco Totti, un ragazzino sconosciuto ai più. Mandolesi continuò poi il legame con la bandiera romanista facendogli la prima intervista nel corso della trasmissione Pressing su Rete Oro. “Mai dimenticherò la tua voce e il tuo sorriso. Buon viaggio Alberto…”, il messaggio di Bruno Conti, uno dei simboli di quella Roma di Nils Liedholm che Mandolesi ha raccontato per tutto lo straordinario ciclo. E anche la società di Trigoria gli ha dedicato un pensiero: “Voce di indimenticabili emozioni giallorosse, sarai sempre nei nostri cuori. L’AS Roma si unisce al cordoglio per la scomparsa della storica voce giallorossa Alberto Mandolesi e si stringe al dolore dei suoi familiari”. “Forza Alberto, raccontaci un altro gol”, lo striscione apparso in Tribuna Tevere nel corso della sfida tra i giallorossi e l’Inter. Che lui aveva apprezzato con un post su Facebook. Ma purtroppo quella con i nerazzurri è stata l’ultima partita di Mandolesi. Un pilastro del giornalismo romano vola via.