I romanisti della Norvegia, Finlandia, Svezia e i Lupi di Londra si sono riuniti per la Vª Edizione del torneo. AIRC: “Impegno fondamentale, crea aggregazione”
Divertimento, calcio e Roma. Non è mancato niente alla quinta Edizione del torneo Nord Europa Giallorossa, a cui hanno preso parte i Roma Club Norvegia, Finlandia, Svezia e i Lupi di Londra. Appuntamento alle 10 di mattina al Centro Sportivo Roma 6, alle spalle del Pro Roma sulla Prenestina a cui ha partecipato anche Francesco Pastorella, che ha donato ai quattro Roma Club presenti una maglietta e il saluto della società. Dopo questo momento, c’è stato il fischio d’inizio per il torneo di calcio a otto con tanto di arbitri contattati dall’Associazione Italiana Roma Club, che ha avuto un ruolo centrale per organizzare.
Alla manifestazione erano presenti i due vicepresidenti dell’AIRC Francesco Cavallo e Alvaro Cipressi, accompagnati dal consigliere Luigi Rotundo. “Non è stato difficile per noi organizzare, essendo sul territorio. In base alle esigenze abitative, abbiamo cercato di trovare dei campi dove potessero arrivare facilmente i partecipanti. Abbiamo interessato anche la Roma che ha accolto con molto piacere questa cosa. Non c’è cosa più bella che tifare Roma e portare i colori giallorossi in tante iniziative non solo sportive – ha affermato il primo, che ha continuato parlando della stagione -. Siamo ancora in lizza per diversi obiettivi. È stato un peccato uscire dalla Coppa Italia contro la Cremonese. Speriamo di poter lottare ancora per la Champions League e arrivare fino in fondo in Europa League. Mourinho ovunque è andato ha portato novità e vittorie. Per noi lo scorso anno è stato abbastanza importante, era tanto che Roma non vinceva qualcosa. Dybala? È la stessa cosa di José, fa la differenza in campo e il gol all’ultimo con il Feyenoord lo dimostra“. Alle parole di Francesco hanno fatto eco quelle di Alvaro: “Credo che questo impegno sia fondamentale, è importante perché crea aggregazione. Noi abbiamo i club in tutti e cinque i continenti, I contatti non sono presenti e vivi come con quelli italiani, ma diamo sempre supporto quando vengono a Roma. Coltiviamo i rapporti e diamo la possibilità di portare avanti le iniziative più che possiamo“.
Al torneo avrebbero dovuto partecipare anche il Roma Club Danimarca, che ha dato forfait, e il Roma Club Svezia, che si è presentato con una delegazione molto ridotta visto che la maggior parte dei membri si sono persi nel brio di un festeggiamento la sera prima. Proprio questi ultimi si sono uniti all’RC Finlandia, che ha alzato la coppa del primo posto battendo in finale i Lupi di Londra. “È bello partecipare, veniamo qui con tutti i club ed è sempre bello giocare contro di loro, ma è meglio vincere“. Un discorso chiaro, quello del capitano finlandese Larsen che da Helsinki tifa Roma da quando ha 17 anni: “Sono venuto nel 1999 per la prima volta allo Stadio Olimpico e giocavamo contro il Cagliari. Da quel giorno sono romanista“. Il capitano dei secondi classificati, Giorgio Scarfì, si è unito all’entusiasmo nonostante la medaglia d’argento: “Con i Roma Club scandinavi siamo in contatto da 10 anni e ogni tanto ci incontriamo allo stadio. È sempre bello partecipare a questi eventi in cui organizziamo cene, eventi di beneficienza e vediamo la Roma insieme, che è la cosa importante“. Anche Christian Valentini, uno dei pochi partecipanti dell’RC ha sottolineato l’importanza del torneo: “È molto bello perché incontri gente con cui ti senti solo su Whatsapp”.
Infine, ha parlato anche Erlend Drotninghaug, presidente del Roma Club Norvegia e organizzatore dell’evento: “Abbiamo fatto schifo, ma ci siamo divertiti. L’importante è questo, anche se volevamo vincere“. Un pizzico di rammarico che però è stato cancellato subito dalla gioia di stare insieme anche a cena. Dopo la partita con il Milan, infatti, i gruppi si sono incontrati in un ristorante per dare vita alla premiazione e a una riffa di beneficienza per i rifugiati della guerra in Ucraina in cui la maglietta di Ola Solbakken autografata, portata dalla fidanzata del giocatore, ha rappresentato il primo premio. “Questi eventi creano sia divertimento che beneficienza. In tutto quello che facciamo, il ricavato viene donato. Penso che sia bello e bisognerebbe fare sempre queste cose“, il pensiero di Alvaro Cipressi per descrivere una giornata a tinte giallorosse, all’insegna di divertimento e solidarietà, valori cari alla Roma e all’AIRC.