Dopo tre vittorie di fila in campionato si ferma la corsa della Roma in casa dell’Atalanta. Con le pile quasi scariche dopo la grande rimonta sul Feyenoord e la conseguente qualificazione alle semifinali di Europa League, i giallorossi si presentano nel posticipo del lunedì a Bergamo con una formazione fortemente rimaneggiata tra infortuni e giocatori in riserva. Mourinho sceglie di tenere in panchina Spinazzola, Matic, El Shaarawy e Dybala, dando spazio dal primo minuto a diverse seconde linee tra cui Solbakken, Bove e Celik, scegliendo Abraham nel solito ballottaggio tra centravanti con Belotti. Nel primo tempo spicca su tutti Pellegrini, ma in generale la contesa è equilibrata senza grandi occasioni da entrambe le parti, ad eccezione di un cross basso per il centravanti inglese della Roma, che però cicca il pallone e non spaventa Sportiello (reclamato un rigore che il Var non ravvisa). Sul finire della prima frazione è però la squadra nerazzurra di Gasperini – ammonito per un battibecco con Nuno Santos – a trovare la rete del vantaggio con il primo tiro in porta della sua partita. L’azione nasce da una palla persa di Abraham, con Zapata che defilato in area di rigore si libera dei difensori e pesca Pasalic, che con una bella girata al volo insacca per l’1-0 incuneandosi in mezzo ad una difesa che paga l’assenza del leader Smalling.
Nella ripresa i giallorossi alzano il ritmo e cercano il pari senza però trovarlo, mostrando evidenti miglioramenti dopo il quadruplo cambio con l’ingresso in campo di Spinazzola, Matic, El Shaarawy e Dybala. Il forcing non abbatte il muro di Sportiello e anzi è la formazione bergamasca a trovare il raddoppio su palla da fermo: su calcio d’angolo Toloi colpisce di testa quasi a botta sicura, ma trova la risposta di Rui Patricio, il rimpallo finisce ancora sui piedi dell’ex Roma che calcia in rete e a nulla serve il tentativo disperato di Llorente, che si butta la palla in rete quando era praticamente già entrata. L’illusione di poterla rimontare arriva a sette minuti dal novantesimo con una bella staffilata di sinistro di Pellegrini sul tocco morbido di Belotti. Ma il sogno del pari svanisce in fretta. Rui Patricio esce protetto da Llorente, ma fa un clamoroso pasticcio e non blocca una palla semplice, che Koopmeiners è bravo a girare in porta di prima intenzione per il 3-1 finale. Negli ultimi minuti di partita c’è spazio per un palo di Pellegrini su punizione e per altro lavoro per l’infermeria di Trigoria: Llorente si pianta e finisce in lacrime per una pesante pizzicata al flessore, mentre Dybala chiude zoppicando vistosamente per un’entrataccia (il Var dorme?) di Palomino.Tra pali continui e giocatori incerottati la Roma si ritrova al quarto posto a pari merito con il Milan e con la stessa Atalanta a quattro punti di distanza. Sabato prossimo è in programma lo scontro diretto con i rossoneri, un vero giro di boa per le speranze di qualificarsi alla Champions League dell’anno prossimo tramite il campionato. Mou dovrà contare i superstiti, con la speranza che la nuvola sfortunata lasci la Capitale.