La Roma sì! Una serata di quelle che difficilmente si dimenticano e che resterà certamente a lungo nella mente di tutti i tifosi giallorossi. La Roma ribalta la sconfitta di misura dell’andata contro il Feyenoord e battendolo per 4-1 si qualifica per la semifinale di Europa League dove affronterà il Bayer Leverkusen (andata in casa l’11 maggio, ritorno il 18 in Germania). Una gara difficile da raccontare per il numero di eventi, tra gol, pali, sorpassi e controsorpassi, per una serata che farà felici i cardiologi romani.
Dopo l’1-0 dell’andata al De Kuip, i giallorossi si affidano alle reti di Spinazzola, Dybala, El Shaarawy e Pellegrini per staccare il pass del prossimo turno e dare il via alla festa. La gara però non è stata semplice nei novanta minuti, al contrario dei supplementari dove non c’è stata storia. Al 13’ la Roma rischia Jahanbakhsh trova un varco sulla destra e crossa al centro per Szymanski che col piatto a botta sicura costringe Rui Patricio al grande intervento d’istinto. Dopo una ventina di minuti Mourinho perde l’ex della sfida, Wijnaldum, per infortunio e al suo posto tocca ad El Shaarawy. La sostituzione e qualche folata degli uomini di Slot fanno arretrare il baricentro ai giallorossi, che vanno all’intervallo con un gol da rimontare. La carica negli spogliatoi cambia le cose e nel secondo tempo la Roma trova il gol (in precedenza aveva pure colpito un palo con Pellegrini non appena ripreso il gioco): dopo una mischia in area partita da una rimessa laterale, la palla sfila sui piedi di Spinazzola che lascia partire un diagonale vincente. Tris di cambi con gli ingressi di Dybala (inizialmente tenuto fuori, evidente la fasciatura sulla coscia), Abraham e Ibañez, ma pochi istanti dopo si fa male Smalling. La difesa orfana del suo leader traballa e subisce il pareggio del Feyenoord con un colpo di testa di Paixao che coglie del tutto impreparata l’inedita linea difensiva (male soprattutto Ibañez).
L’Olimpico è gelato e cala un silenzio quasi surreale dopo un tifo incessante che ha fatto tremare la Capitale. A ravvivarlo ci pensa il solito Dybala che un minuto prima del novantesimo si gira in area su Trauner, batte Bijlow col mancino e trascina il verdetto ai supplementari. Nei tempi aggiunti è del Feyenoord la prima palla gol (Gimenez), mentre Ibañez colpisce un clamoroso palo di testa da calcio d’angolo. Ma prima della fine del primo supplementare ecco il gol del sorpasso. In contropiede Pellegrini imbuca, Abraham alza la testa e pesca El Shaarawy che da due passi non perdona con un tocco d’esterno. La Roma gestisce la gara e nel secondo supplementare c’è il poker dopo un lungo controllo del Var: Abraham calcia, la respinta è di Pellegrini che realizza il 4-1. Non c’è fuorigioco. I romanisti dello Special One mettono il sigillo finale, l’espulsione di Gimenez viene accolta con gli sfottò dagli spalti. La Roma, con Mourinho che festeggia insieme ai tifosi si gode ora la quarta semifinale europea delle ultime sei stagioni: una squadra proprio bella di notte. Ora l’ostacolo Leverkusen della vecchia conoscenza Schick. L’altra sfida sarà tra l’eterna rivale Juventus e il Siviglia di un altro volto ben noto a Trigoria, Monchi. Ma non bisogna commettere l’errore di sottovalutare l’avversario e di pensare di essere già a Budapest. Però quella con il Feyenoord è una vittoria da festeggiare e ricordare a lungo.