Osimhen e compagni si sbilanciano molto tra il 31′ e il 45′. I giallorossi all’arrembaggio nel finale di partita
In questi giorni la mente dei tifosi della Roma è alla questione Zaniolo, con il matrimonio tra la società e il giocatore sempre più vicino a rompersi. Il caso è deflagrato nella seconda metà del calciomercato invernale e riuscire a capire come andrà a finire è il desiderio di tutti i giallorossi. In molti, però, hanno segnato in rosso le 20.45 di domani perché allo Stadio Maradona va in scena Napoli-Roma. La partita è senza dubbio la più difficile della stagione, con Osimhen e compagni che hanno perso solo una volta in campionato. Oltre alla sconfitta causata dalla rete di Edin Dzeko, Spalletti ha pareggiato solo due volte, vincendo tutte le altre gare del girone di andata.
GOL FATTI E SUBITI Il reparto avanzato del tecnico di Certaldo si è dimostrato il più pericoloso della Serie A con ben 46 gol segnati. La Roma, invece, ne ha segnati poco più della metà: sono 25 le reti in totale segnate dai giallorossi, mentre quelle subite 16. Queste rendono Smalling, Ibanez, Mancini e Rui Patricio la seconda difesa del campionato. Al primo posto c’è proprio il Napoli con sole 14 reti al passivo. Numeri importanti per le due società che, statistiche alla mano, si sbilanciano molto nel finale di primo tempo.
OCCHIO ALL’OROLOGIO Statistiche alla mano, le strategie delle due squadre sono simili, ma avvengano in tempi diversi. Spiegando meglio, il Napoli ha segnato il maggior numero di gol nel finale del primo tempo. Dal 31′ al 45′, infatti, Osimhen e compagni hanno siglato ben 13 reti. La Roma, invece, è andata in gol nell’ultimo quarto d’ora di partita. Dal 76′ al 90′, compresi i minuti di recupero, sono stati ben 7 i centri.
Sempre nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo, i partenopei sono stati trafitti 4 volte nel girone di andata, proprio come nei primi 15 minuti dalla ripresa. Per la Roma, invece, è fatale il momento centrale della prima metà di gioco (dal 16′ al 30′), in cui ha subito 4 gol, così come dal 76′ al 90′. Le due squadre, poi, subiscono il minor numero di reti in avvio di gara e a metà secondo tempo, con la squadra di Mourinho molto solida anche di ritorno dagli spogliatoi.
I FRANGENTI Se si incrociano questi dati si può vedere come i due momenti di massima pericolosità del Napoli coincidano con quelli di vulnerabilità della Roma. Al contrario, invece, il frangente più fragile per Pellegrini e compagni è quello in cui il Napoli ha segnato meno. Rrahmani, Kim e il resto del reparto arretrato sono molto bravi a difendere nei minuti in cui i giallorossi segnano di più. Dal 76′ al 90′ sono solo due le rei subite. Il quarto d’ora precedente, in cui il Napoli è molto prolifico, vede il tridente arretrato romanista resistere meglio.